Il Teatro Comunale di Ferrara aderisce al progetto di ricerca neuroscientifica dell’Università coordinato dal Prof. Luciano Fadiga Il calore della musica: come il cervello reagisce alle emozioni dell’armonia sonora. Verranno eseguiti rilevamenti sulle reazioni del pubblico presente in sala durante Le nozze di Figaro di Mozart. Coinvolti anche gli studenti universitari.

La capacità che hanno certi brani di emozionare è nota a tutti. Il progetto si propone di misurare a distanza, in modo non invasivo e nel completo rispetto della privacy, la temperatura del volto degli spettatori presenti, mediante una sensibilissima termocamera. È noto infatti che attivazioni emozionali del sistema neurovegetativo inducono modificazioni del circolo cutaneo e, di conseguenza, della temperatura. La ricerca – coordinata dal Prof. Luciano Fadiga, ordinario di Fisiologia all’Università di Ferrara e Direttore del Centro di Neurofisiologia traslazionale dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) – rileverà tali modificazioni, oggetto di futuro studio. Collaborano al progetto il Dottor Rosario Canto e il Dottor David Papo di Unife e il Dottor Radim Nadbal di IIT.

Dopo aver effettuato già alcuni rilievi in altre sedi, tra cui il teatro dell’Opera di Bilbao, grazie alla collaborazione con il Teatro Claudio Abbado di Ferrara sarà possibile portare questo studio nella nostra città, registrando le reazioni vegetative con tecniche termografiche durante l’ascolto di musica operistica.

Lo studio del cervello nella percezione dell’espressione artistica è un campo di ricerca delle neuroscienze assai innovativo. Ascoltando un brano ritenuto in media emozionante, è stato constatato che la temperatura del viso si abbassa, ma ancora non si sa perché. Il progetto di ricerca intende dare risposte all’affascinante e irrisolto quesito: “Come reagisce l’essere umano a una forma d’arte come la musica?”. Si tratta del correlato neurologico dell’armonia, che è tuttora un mistero: lo studio permetterà di capire qual è la reazione emotiva durante l’ascolto musicale. Verrà utilizzata la termografia, una tecnica particolare che misura la temperatura senza disturbare l’ascoltatore, rispettando la privacy perché tale macchinario non permette di identificare i presenti. Verrà inquadrato un settore della platea durante l’ascolto delle Nozze di Figaro e cercheremo di capire che emozioni evoca la musica in chi la ascolta».

Altre prove sono già state condotte a Roma, a Milano, a Bilbao, ora l’equipe dell’Ateneo ferrarese torna nel teatro della città. Dopo il periodo di raccolta e di analisi, ancora lungo per necessità di ulteriori rilevamenti, i risultati verranno resi pubblici.