TRA DUE FUOCHI

SGUARDI TOCCANTI E GEOMETRIE DELL’ANIMA

Fotografare il teatro può sembrare, e forse lo è, un atto consueto, certamente non usuale è trovarsi di fronte a risultati in grado di superare quel limite per ottenere immagini che esprimano un senso. Un modo di fotografare non esiste così come non esiste un modo di fotografarlo, ognuna delle due discipline ha la necessità di ribadire a ogni gesto il punto di vista al quale aderisce. Questo fa Marco Caselli Nirmal incontrando il teatro, con la sua arte del fotografare, nell’unico punto possibile per trasferire in un solo scatto l’emozione del vivere, che qualsiasi rappresentazione teatrale porta con sé in un percorso di visione assolutamente autonomo e, aggiungerei, unico.

Marco Gulinelli
Assessore alla Cultura del Comune di Ferrara

Questa mostra è dedicata alla comunità degli spettatori, perché sono loro uno dei “fuochi” del teatro, contraltare all’altro “fuoco”, che si incarna nell’artista in scena. Entrambi elementi imprescindibili per dare vita allo spettacolo teatrale: luogo di incontri e di confronto, spazio della relazione. Altri, ma altrettanto brucianti simbolicamente, sono i fuochi che definiscono l’ellisse della Rotonda Foschini, tesa a circoscrivere un frammento di cielo e tangente – quasi a costituire un’unica, morbida onda – alla curva ellittica che disegna l’interno del nostro Teatro. Dentro e fuori, intro- ed estro-flessioni. Le immagini raccontano il dentro e il fuori dello spazio teatrale nel momento in cui viene abitato da corpi e sguardi di coloro che trovano nelle sue stanze, nei suoi organi, le connessioni per generare pensieri, alimentare la propria intimità in una dimensione irripetibile e condivisa di esperienza pubblica.

Marino Pedroni
Direttore Artistico Fondazione Teatro Comunale di Ferrara

In questo strano e doloroso periodo di chiusura dei teatri, ci si è interrogati spesso sul senso del “fare teatro” e sulla necessità irrinunciabile della presenza del pubblico. Il Teatro è vivo sempre, anche quando rimane chiuso, perché viva e forte è la memoria. Il Teatro è come una città la cui planimetria emozionale è costruita dalla memoria dei suoi spettatori. Ecco perché la mostra sceglie di privilegiare le immagini che raccontano il filo che lega il pubblico e l’artista, sottolineato da allestimenti scenici atipici di forza evocativa assoluta.

Marco Caselli Nirmal
Fotografo ufficiale Fondazione Teatro Comunale di Ferrara

installazione fotografica di

MARCO CASELLI NIRMAL

ideazione e cura

MARINO PEDRONI

testi

FEDERICA TASSINARI

allestimento

TECNICI DEL TEATRO COMUNALE DI FERRARA

con la collaborazione dell’Ufficio Comunicazione della Fondazione Teatro Comunale di Ferrara

Immagini, composizioni e sequenze della mostra sono tratte dall’Archivio fotografico della Fondazione Teatro Comunale di Ferrara. Sono state scattate, curate e impaginate dal suo fotografo, Marco Caselli Nirmal, all’ottava mostra consecutiva allestita negli spazi esterni del Teatro. Si ringrazia per la collaborazione Laura Magni

Si può ripercorrere un cammino nella memoria o nelle vene.
Si può scavare un cammino negli occhi degli uomini.
Il fanciullo è il signore del cammino.
(Edmond Jabes Il libro delle interrogazioni)