RABICANO

Festival Internazionale di Teatro per gli Spazi Aperti

Compagnie da tutta Europa 37 spettacoli provenienti da Italia, Danimarca, Polonia, Germania, Spagna, Slovenia in 31 location della città tra centro e periferia

Dieci giorni di spettacoli gratuiti, ispirati alle feste rinascimentali, con molte compagnie teatrali provenienti da tutta Europa, come la danese Odin Teatret, la polacca Osmego Dnia o la tedesca Antagon Theater Aktion, ma anche Teatro Due Mondi, Teatro Potlach e molte altre, che portano per le vie e le piazze della città estense, dal centro storico alla periferia, le performance più varie.

Il Festival Rabicano verrà aperto con lo spettacolo “Quijote!”, che dopo essere andato in scena dal 1990 al 2008 con 400 repliche in 3 continenti, per il cinquantennale ver4rà riportato in vita debuttando il 3 maggio in Piazza Buozzi di Pontelagoscuro. I giorni seguenti, a portare il teatro in tutta la città, saranno Abraxa Teatro (Roma), Antagon Theater Aktion(Francoforte), Associazione Cinqueminuti (Reggio Emilia), Baracca dei Buffoni (Napoli),Brama Teatro (Goleniow), Carlo Bergamasco, Cia Hojarasca (Tenerife), Circoncentriche (Bologna), Compagnia DNA (Bologna), Drammateatro (Popoli), Fondazione FoRame (Gubbio), Francesca Mari (Ferrara), Girlesque Street Band (Pisa), IAC (Matera), Instabili Vaganti (Bologna), KUDLjud (Lubiana), Luca Piallini (Castrocaro Terme e Terre del Sole), Marcello Corvino, Odin Teatret (Holstebro), Residui Teatro (Madrid), Stalker Teatro (Torino),Teatro a Canone (Chivasso), Teatro Bertolt Brecht (Formia), Teatro del Lemming (Rovigo),Teatro Due Mondi (Faenza), Teatr Ósmego Dnia (Poznań),Teatro Zeta (L’Aquila), Theatre Degart (Messina), Theatre En Vol (Sassari).

Rabicano è il nome del cavallo senza peso in groppa al quale Astolfo recuperò il senno perduto di Orlando sulla Luna. Ci è sembrata immediatamente una analogia fortissima quella tra il Teatro e la funzione di Rabicano nell’opera di Ariosto, ed è da questa ispirazione e con questa voglia che il festival ha preso questo nome. Il teatro recupera la memoria perduta, permette alla polis di riconoscersi, di lottare l’abbrutimento generato dall’uso smodato dei social e del digitale. Dal mondo dell’etere, a cui ci siamo legati quasi indissolubilmente in questi ultimi anni, riconduce ad un incontro reale, nell’ hic et nunc del fenomeno teatrale, nella piazza, nelle strade, con un desiderio di accessibilità all’arte e alla cultura che professiamo da anni e che si declina in tutta la nostra progettualità.
Rabicano sarà anche il luogo dove reincontrare i tanti cavalli alati incontrati in lungo e in largo per il mondo in questi nostri cinquant’anni di teatro. I gruppi teatrali con cui abbiamo scambiato pratiche, costruito progettualità, creato profondi legami poetici e confronti politici.
Gruppi e compagnie teatrali molto differenti tra loro, che seminano nel mondo con straordinaria determinazione questa fantastica idea:
il Teatro rappresenta il diritto a sognare!

Il Teatro Nucleo
Nel 2024 si compiono cinquant’anni di esistenza del Teatro Nucleo, centro di produzione teatrale, formazione e ricerca, riconosciuto dal FNSV – Fondo Nazionale per lo Spettacolo dal Vivo del Ministero dei Beni Culturali, dalla Regione Emilia Romagna e dal Comune di Ferrara Fondato nel 1974 a Buenos Aires da Cora Herrendorf – recentemente scomparsa – e Horacio Czertok con il primo nome di Comuna Nucleo e definitivamente insediato a Ferrara nel 1978, è oggi una realtà composita che opera sul territorio cittadino, nazionale e internazionale, una cooperativa teatrale in cui i fondatori e le nuove generazioni di attori e registi lavorano in sinergia con altre associazioni e istituzioni. Intende il teatro come strumento di evoluzione per attor* e spettator* e focalizza la sua attenzione sulla relazione che si crea tra loro, curandone gli aspetti più intimi. È questa una prospettiva trasversale che permea le sue azioni: nelle produzioni, nella formazione, nella direzione artistica. Ha sede a Pontelagoscuro (Ferrara) nella sala teatrale Julio Cortazar . All’intenso lavoro di produzione teatrale , che si rivolge, attraverso linee chiaramente differenziate che si influenzano mutuamente, sia al pubblico di feste e festival di carattere popolare che al pubblico più raccolto, in ambiti ristretti dove si viene a creare un vincolo più profondo con l* spettator* affianca da sempre il lavoro in ambito sociale e formativo: progetti sul quartiere, teatro in carcere, ricerca del “nuovo pubblico” , laboratori dentro e fuori dalle scuole

Il Teatro Nucleo quest’anno celebra il suo cinquantenario e per l’occasione organizzerà una grande festa di 10 giorni il cui protagonista sarà il teatro per gli spazi aperti: dal 3 al 12 maggio 2024 saranno protagoniste decine di compagnie teatrali da tutta Europa, con cui il Teatro Nucleo ha collaborato nell’arco di questi cinquant’anni, per abitare e riscoprire vie e piazze dal centro storico alla periferia. Una rassegna di 10 giorni, con spettacoli gratuiti per tutta la città, ispirata alle feste rinascimentali. Teatro negli spazi aperti, itinerante e site-specific, lungo le vie del centro storico, a Palazzo dei Diamanti, in rotonda Foschini, in piazza Savonarola o sulla Torre del Leone con il teatro verticale. Ma ci sarà anche la danza contemporanea, i workshop gratuiti con inserimento all’interno degli spettacoli, la musica e il circo contemporaneo.

 

QUI IL PROGRAMMA DEL FESTIVAL 

ingresso gratuito

https://www.teatronucleo.org