Festa delle donne, un viaggio tra diritti e spiritualità, per sondare le origini della negazione del femminile e la violenza contro le donne. Ma, ancor più, un’opportunità per riconoscere, comprendere e affermare l’originaria importanza e dignità della donna. Una riflessione a più voci, che parte dalla Bibbia e gli altri testi sacri e arriva fino ai giorni nostri, con tre donne, tre intellettuali, tre modi diversi di affrontare la questione femminile, al fine di fornire nuove chiavi di lettura sulla tematica.
“Il Teatro Comunale di Ferrara ‘Claudio Abbado’ – dice Ovadia – propone un incontro in streaming con tre studiose, una giornalista cattolica, un’intellettuale musulmana e una filosofa, per declinare la prospettiva del femminismo e dei diritti con i temi della spiritualità, al fine di sondare le ragioni più profonde che hanno determinato letture perverse sul senso stesso del femminile e che hanno generato la sottocultura brutale della misogina”. Per il direttore del Teatro Comunale di Ferrara “questo è un percorso necessario per rivelare l’intrinseco splendore dell’identità femminile, senza cui non è pensabile la redenzione dell’intera umanità e del pianeta dalla spoliazione, dalla sopraffazione e dall’odio”.
All’incontro interverranno la filosofa Laura Boella, la storica Lucetta Scaraffia e l’antropologa Maryan Ismail. Con loro rifletteranno Moni Ovadia, direttore della Fondazione Teatro Comunale di Ferrara, e Vittorio Robiati Bendaud, saggista e coordinatore del Tribunale Rabbinico del Centro Nord Italia.