A quarantatré anni di distanza, i tre artisti della Gaia Scienza, Giorgio Barberio Corsetti, Marco Solari, Alessandra Vanzi, si riuniscono per riallestire La rivolta degli oggetti per riportare alla luce uno spettacolo destinato a diventare un riferimento per la controcultura romana degli anni Settanta. La loro prima opera del 1976 passa il testimone a tre giovani performer, dando vita a un incontro fra epoche, corpi ed esperienze differenti.
Il “come eravamo”, tema fondante del Progetto RIC.CI – ovvero, la ricostruzione delle coreografie contemporanee di fine Novecento –, ha stavolta per spettacolo di recupero La rivolta degli oggetti della Gaia Scienza. Giorgio Barberio Corsetti, Marco Solari e Alessandra Vanzi, che furono gli animatori di questo gruppo cult negli anni Settanta, tornano così a rimontare la loro prima opera del 1976 per tre giovani performer. Ispirato alla prima tragedia in versi “Vladimir Majakovskij”, La rivolta degli oggetti abita uno spazio surreale – realizzato in collaborazione con il pittore e scultore Gianni Dessì – fatto di violini senza corde, cappotti, una pistola e una stella rossa. Mappa poetica di simboli e allusioni per raccontare l’utopia e il dolore nella trasformazione del mondo e l’agognato fantasma della libertà.
Vendita biglietti da sabato 18 settembre, in biglietteria e on line
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