Il Teatro Comunale di Ferrara ritorna ad accogliere il suo pubblico e lo fa con un omaggio a Michelangelo Antonioni.
Ospite d’eccezione del pomeriggio a teatro sarà Enrica Fico, regista e attrice che ha condiviso, come moglie e sul set, parte di vita con quella del grande regista ferrarese Michelangelo Antonioni, Oscar alla carriera nel 1995.
La giornata vedrà protagoniste diverse realtà culturali e artistiche del territorio. Alle ore 15.45 apriranno i contradaioli dell’Ente Palio della Città di Ferrara seguiranno poi le esibizioni della scuola Jazz Studio Dance – Uisp Ferrara (coreografie di Silvia Bottoni e Vladislav Kniazev), l’Accademia Corale “Vittore Veneziani”, l’Orchestra Città di Ferrara, il Coro Polifonico Santo Spirito, la Scuola Stabile di Tango Argentino Sogni di Tango e The Bernstein School of Musical Theatre.
A seguire si terrà un dialogo su Michelangelo Antonioni e Ferrara, tra Enrica Fico Antonioni, regista e attrice, Marco Gulinelli, Assessore alla Cultura del Comune di Ferrara, Michele Placido, Presidente della Fondazione Teatro Comunale di Ferrara, e il Direttore Moni Ovadia. Infine la proiezione del documentario-backstage Fare un film per me è vivere di Enrica Fico, realizzato durante le riprese del film Al di là delle nuvole diretto da Michelangelo Antonioni con la collaborazione di Wim Wenders.
FARE UN FILM PER ME È VIVERE
Il documentario che Enrica Fico – per tanti anni moglie e, in ruoli diversi, compagna di lavoro del regista ferrarese – ha girato durante le riprese di Al di là delle nuvole, si presenta come appassionato omaggio corale. Un omaggio al mondo poetico d’un uomo e artista la cui immagine è a tutt’oggi legata erroneamente al ruolo affibbiatogli di genio solitario arroccato nel suo irraggiungibile castello mentale.
La macchina da presa si insinua sul set, durante le prove e i momenti di relax. Coglie gli sguardi e i pensieri dei partecipanti alle riprese. Da un Wenders nell’inedito e divertito ruolo di assistente, agli interpreti (tra gli altri, Mastroianni, John Malkovich, Sophie Marceau, Fanny Ardant, Kim Rossi Stuart). Ma anche allo sceneggiatore e grande amico Tonino Guerra (il più loquace e appassionato nel ricostruire le origini ferraresi e le esperienze internazionali, l’atteggiamento artistico e i continui slanci creativi di Antonioni). E soprattutto si sofferma su gesti intensi ed essenziali. Come quelli di un uomo colpito da ictus, costretto al mutismo e alla precarietà dei movimenti e al contempo capace di dirigere con fermezza e autorevolezza un film di tale portata.
Il Teatro Comunale di Ferrara ritorna ad accogliere il suo pubblico e lo fa con un omaggio a Michelangelo Antonioni.