A che cosa può servire la memoria di vicende che, negli ultimi anni, hanno dilagato? Per molto tempo dopo la fine della guerra (1945) si seppe poco o nulla dello sterminio. L’incredibile omissione dipese da vari fattori non escluso il sentimento di vergogna, talvolta il senso di colpa, degli scampati. Poi ci fu a Norimberga il processo ad una ventina di gerarchi nazisti fatti prigionieri. Un processo condotto sull’aridità delle carte.
Quindici anni dopo, 1961, al processo contro Eichmann a Gerusalemme s’udì invece la voce diretta degli scampati, udienze tessute di emozioni incontenibili, sopravvissuti che ripercorrevano pubblicamente esperienze strazianti. La verità del testimone era indiscutibile.
Eppure, si cominciava a capire che la memoria, da sola, non poteva andare oltre la dimensione individuale. La memoria fornisce delle tracce, ma solo la conoscenza della storia consente di formulare un giudizio identificando i colpevoli, svelandone i moventi, ricostruendo le cause dei fatti, dando un senso a quanto è avvenuto contribuendo ad una memoria collettiva razionale e non emotiva o, peggio, solo rituale.
L’evento è inserito nelle iniziative per il ‘27 Gennaio – Giornata della Memoria in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici nei campi nazisti’ (Legge n. 211 – luglio 2000) a cura del Comitato provinciale 27 Gennaio, con Prefettura – Ufficio Territoriale del Governo di Ferrara, Comune di Ferrara, Fondazione Teatro Comunale di Ferrara e Istituto di Storia contemporanea di Ferrara
Programma delle manifestazioni del “Giorno della Memoria”
In PRIMA NAZIONALE dal Teatro Comunale di Ferrara “Claudio Abbado”
in streaming sul canale Youtube del Teatro Comunale di Ferrara con le Scuole di Ferrara e provincia
e gli Istituti scolastici secondari di II grado di San Severo