Uto Ughi è uno dei massimi violinisti nel panorama musicale.
Si è avvicinato alla musica all’età di cinque anni, a sette ha eseguito la Ciaccona dalla Partita n. 2 di J.S. Bach; a dodici è stato scritto di lui che era un concertista artisticamente e tecnicamente maturo. La sua formazione è con George Enescu a Parigi e Corrado Romano a Ginevra. Ha iniziato le sue grandi tournées europee esibendosi nelle più importanti capitali. Da allora la sua carriera non ha conosciuto soste. Ha suonato infatti in tutto il mondo, nei principali festival con le più rinomate orchestre sinfoniche tra cui quella del Concertgebouw di Amsterdam, la Boston Symphony, la Philadelphia, la New York Philharmonic, la Washington Symphony e molte altre, sotto la direzione di maestri quali Barbirolli, Bychkov, Celibidache, Cluytens, Chung, Ceccato, Colon, Davis, Frühbeck de Burgos, Gatti, Gergiev, Giulini, Kondrascin, Jansons, Leitner, Lu Jia, Inbal, Maazel, Masur, Mehta, Nagano, Penderecki, Prêtre, Rostropovic, Sanderling, Sargent, Sawallisch, Sinopoli, Slatkin, Spivakov, Temirkanov.
Bruno Canino ha suonato nelle principali sale da concerto e festivals in Europa, America, Australia, Asia. Da sessant’anni suona in duo pianistico con Antonio Ballista e ha fatto parte per trent’anni del Trio di Milano. Ha collaborato e collabora con illustri interpreti come Gazzelloni, Cathy Berberian, Accardo, Amoyal, Nicolet, Vittora Mullova, Itzhak Perlmann, Uto Ughi e con i Quartetti Amadeus, Borodin, Quartetto di Tokyo e altri. È stato dal 1999 al 2002 Direttore della Sezione Musica della Biennale di Venezia, essendosi dedicato particolarmente alla musica contemporanea: ha lavorato con Dallapiccola, Boulez, Berio, Ligeti, Maderna, Stockhausen, Bussotti. Ha suonato sotto la direzione di Abbado, Muti, Chally, Sawallisch, Pappano con orchestre come la Filarmonica della Scala, Santa Cecilia, Berliner Philarmoniker, New York Philarmonic, Philadelphia Orchestra, Orchestre National de Paris. Ha tenuto seminari in Italia, Germania, Giappone, Spagna e Stati Uniti. Ha pubblicato nel 1997 il libro “Vademecum del pianista da camera” e, nel 2015, un libro dal titolo “Senza Musica”, entrambi editi da Passigli.