Due pièces per 11 danzatori. Si parte con la coreografia di Morelli, racconto di solitudini e di anime affini, denso di immagini poetiche che sposano la ricchezza compositiva della musica, legandosi intimamente alla sua inesauribile varietà. Partendo dalle partiture di George Gershwin e dalle suggestioni pittoriche di Edward Hopper, in questo lavoro Merola accosta, quasi a contrapposizione, scene d’insieme dove voglia di vivere e riscatto dal quotidiano prendono il sopravvento.