RITRATTO DI PINA BAUSCH

©Marco_Caselli_Nirmal

Pina Bausch è nata nel 1940 a Solingen, in Germania. Nel 1955 entra alla Folkwangschule di Essen diretta da Kurt Jooss, allievo di Rudolf Laban e maestro del neoespressionismo; alla Juilliard School di New York studia con Antony Tudor e José Limón; nel 1969 diviene coreografa del Folkwang Tanzstudio, subentrando a Jooss nella direzione artistica; nel 1973 è invitata a dirigere il Wuppertal Ballet, rinominato Tanztheater Wuppertal Pina Bausch.
Da quella data, con la sua compagnia di danzatori-attori mette in scena spettacoli indimenticabili. Figura tra le più influenti della danza mondiale, muore nel 2009 lasciando una straordinaria eredità artistica.

“Questa è la cosa meravigliosa della danza: il corpo è una realtà senza la quale niente è possibile, ma oltre la quale si deve saper andare… Anche se si dice che il Tanztheater è una forma completamente nuova, io non ho mai avuto l’intenzione di creare uno stile specifico o un nuovo teatro. La forma è nata da sé, dalle domande che io mi ponevo e ponevo ai danzatori della compagnia. Nel lavoro sono sempre alla ricerca di qualcosa che ancora non conosco. È una ricerca continua e persino dolorosa, perché non c’è nulla a cui ci si possa aggrappare. Si sta completamente soli di fronte alla vita…”

Dalla Lectio magistralis tenuta da Pina Bausch all’ Università di Bologna nel 2002
in occasione del conferimento della Laurea honoris causa.

 

 

“Ecco che lì, davanti a me, nell’andirivieni confuso dei camerini, tra uno svolazzare di asciugamani e porte sbattute, timida, composta, diafana, vestita di scuro, c’era Pina Bausch. Una monaca col gelato, una santa sui pattini a rotelle, un volto da regina in esilio, da giudice di un tribunale metafisico che all’improvviso ti strizza l’occhio.”

Federico Fellini