“Ecco che lì, davanti a me, nell’andirivieni confuso dei camerini, tra uno svolazzare di asciugamani e porte sbattute, timida, composta, diafana, vestita di scuro, c’era Pina Bausch. Una monaca col gelato, una santa sui pattini a rotelle, un volto da regina in esilio, da giudice di un tribunale metafisico che all’improvviso ti strizza l’occhio.”
Federico Fellini