“In fondo esibirsi è come produrre un’ottima grappa. Distillare, distillare, distillare… fin quando non si raggiunge l’essenza, dimenticando tutto ciò che non è necessario”
Lutz Förster
Fissato in un gesto di impeccabile eleganza, Lutz Förster è uno degli interpreti-simbolo del Tanztheater Wuppertal, dove ha lavorato ininterrottamente dal 1975 per quasi trentacinque anni.
Il solo presentato a Ferrara è il racconto di un’appassionante esperienza artistica condivisa con Pina Bausch, che non dimentica maestri e compagni di viaggio come José Limon, Robert Wilson, Meredith Monk. Portrait of a dancer è stato presentato nell’aprile del 2009, ma è sempre stato un lavoro in continuo divenire che, in un amalgama di azioni, testi e coreografie, indaga sui linguaggi del teatrodanza e del movimento puro. E’ un giudizio condiviso dal pubblico e dalla critica internazionale: con la sua presenza scenica seduttiva e ipnotica, Förster è un esempio davvero unico di quanto un corpo e un viso possano dire e insegnare con la danza e la parola.
“In fondo esibirsi è come produrre un’ottima grappa. Distillare, distillare, distillare… fin quando non si raggiunge l’essenza, dimenticando tutto ciò che non è necessario”
Lutz Förster