“NARRARE AD OCCHI BEN CHIUSI”: Roberto Pazzi presenta il suo nuovo libro

  • 2 Maggio 2022 - 18:00 Ridotto del Teatro Comunale -

Narrare ad occhi ben chiusi è un libro orale in forma scritta. Sono lezioni di creatività letteraria tenute dall’autore a scuola, all’università e ai corsi di scrittura in Italia e all’estero.
Il manuale conserva le provocazioni della conversazione, ad esempio quando cita Giorgio Manganelli convinto che «vero lettore sia chi sa cosa non leggere» parafrasando il detto di Vanni Scheiwiller «non l’ho letto ma non mi piace». Si rivolge a qualcuno che potrebbe ribattere e ne previene le domande. Punta sempre su una scrittura immaginifica, renitente alla cronaca e al giornalismo, che non corteggi la sceneggiatura e non esiti a sospendere la realtà per reinventarla ad occhi ben chiusi.

Un pluripremiato narratore e poeta tradotto in ventisei lingue e con ben ventidue romanzi e nove raccolte di versi alle spalle, candidato al premio Strega col suo ultimo romanzo “Hotel Padreterno”, decide di pubblicare i segreti della sua cucina letteraria, gli amori, le preferenze, i rifiuti, la passione per una letteratura che non corteggi la tv e non si prefigga di asservirsi alla sceneggiatura. Ed ecco le sue lezioni di scrittura creativa tenute per ben venticinque anni in varie università e accademie italiane, a Macerata, a Lucca, ad Assisi e a Ferrara, dove ha fondato “Itaca” una scuola di scrittura diretto per quattro anni che ha portato a scrivere e a pubblicare le loro opere decine di corsisti.
Ne emerge un’appassionata difesa di una scrittura che non corteggi la cronaca dei giornali né la tendenza di tanti narratori italiani, il microautobiografismo, figlia della mancanza di una immaginazione ricreatrice che dilati e reiventi la realtà.

con

ROBERTO PAZZI

introduce

Marco Gulinelli
Assessore alla Cultura del Comune di Ferrara

intervengono

Michele Balboni e Anna Chiara Venturini

Sappiamo ancora leggere? Quanti di noi sono diventati analfabeti di ritorno?
Troppo tardi per imparare a leggere?
Il leggibile è sempre visibile o una parte, irriducibile alla vista, rimane visione, campo esclusivo dell’immaginazione che accende la lettura?
Si può rendere in immagine lo Stile?
E se scrivessimo noi il libro che manca in libreria come lo concepiremmo?

Non è mai troppo tardi per imparare a leggere e a scrivere.

 

Ingresso libero

 

 

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