MDLSX

ph_Simone_Stanislai
  • 16 Gennaio 2020 - 21:00 Teatro Boldini -

MDLSX è ordigno sonoro, inno lisergico e solitario alla libertà di divenire, al gender b(l)ending, all’essere altro dai confini del corpo, dal colore della pelle, dalla nazionalità imposta, dalla territorialità forzata, dall’appartenenza a una Patria. Di “appartenenza aperta alle Molteplicità” scriveva R. Braidotti in “On Becoming Europeans”, avanzando la proposta di una identità post-nazionalista. Ed è verso la fuoriuscita dalle categorie – tutte, anche artistiche – che MDLSX tende. È uno “scandaloso” viaggio teatrale di Silvia Calderoni che, dopo più di 10 anni con Motus, si avventura in questo esperimento dall’apparente formato del Dj/Vj Set, per dare inizio a una esplorazione sui confini. In MDLSX collidono brandelli auto-biografici ed evocazioni letterarie. Sulla confusione tra fiction e realtà, MDLSX oscilla. Da Gender Trouble a Undoing Gender. Citiamo Judith Butler che, con “A cyborg Manifesto” di Donna Haraway, il “Manifesto Contra-sexual” di Paul B. Preciado e altri cut-up dal caleidoscopico universo dei Manifesti Queer, tesse il background di questa Performance-Mostro. [Motus].

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regia

Enrico Casagrande e Daniela Nicolò

drammaturgia

Daniela Nicolò e Silvia Calderoni

con

Silvia Calderoni

suoni

Enrico Casagrande

in collaborazione con

Paolo Panella e Damiano Bagli

luce e video

Alessio Spirli e Simone Palma

Produzione Motus 2015

in collaborazione con La Villette – Résidence d’artistes 2015 Parigi
Create to Connect (EU project) Bunker/ Mladi Levi Festival Lubiana
Santarcangelo 2015 Festival Internazionale del Teatro in Piazza
L’arboreto – Teatro Dimora di Mondaino
MARCHE TEATRO
con il sostegno di MiBACT, Regione Emilia Romagna

produzione Elisa Bartolucci
logistica Shaila Chenet
comunicazione Marta Lovato e Mariagloria Posani
distribuzione estera Lisa Gilardino

durata 80’

Il cambiamento necessario è talmente profondo che si dice sia impossibile, talmente profondo che si dice sia inimmaginabile. Ma l’impossibile arriverà e l’inimmaginabile è inevitabile.

Manifesto Animalista, Paul B. Preciado