UMBERTO ORSINI

IL NIPOTE DI WITTGENSTEIN

Storia di un'amicizia

ph_Marco Caselli Nirmal
  • 6 Novembre 2020 - 20:30 Teatro Comunale -
  • 7 Novembre 2020 - 20:30 Teatro Comunale -
  • 8 Novembre 2020 - 16:00 Teatro Comunale -
Prezzi per tutti gli spettacoli INTERO RIDOTTO PRIME
Platea 32.00 26.00 40.00
Palchi centrali 1^ fila 31.00 25.00 39.00
Palchi centrali 2^ fila 22.00 18.00
Palchi laterali 1^ fila 25.00 21.00
Galleria 4° ord. 1^ fila 19.00 15.00
Loggione 1^ fila 10.00

Riduzione Giovani fino a 30 anni: 40% circa sul prezzo del biglietto intero di ogni settore esclusi posti PRIME e il loggione

Riduzione Gruppi(nuovi abbonati): 15% circa sul prezzo del biglietto intero di ogni settore esclusi i posti PRIME e il loggione

Riduzione Over 65 anni: 20% circa sul prezzo del biglietto intero di ogni settore esclusi posti PRIME e il loggione

Posti PRIME: da quest’anno sono stati scelti dei posti PRIME, presenti in platea e palco centrale prima fila per godere di una migliore esperienza/fruizione. I posti PRIME, infatti, sono i migliori posti presenti in Teatro, più confortevoli e con una migliore visibilità e acustica. La scelta più giusta per chi vuole godersi al meglio lo spettacolo.

 

 

 

 

 

 

 

di

Thomas Bernhard

traduzione

Renata Colorni

adattamento

Patrick Guinand

con

Umberto Orsini
e con Elisabetta Piccolomini

scene

Jean Bauer

regia

Patrick Guinand

costumi

Pierre Albert

luci

Hervé Gary

produzione
Compagnia Umberto Orsini

Il nipote di Wittgenstein è un testo che impone una recitazione “in solitario”, anche se la relazione con la muta presenza femminile che è in scena è fondamentale. È una difficile e impegnativa prova d’attore. Soprattutto devo fare molta attenzione mentre recito a non lasciarmi sopraffare dall’emozione. Io sono abituato a gestire le mie forze per cedere alle emozioni in funzione del testo, ma ci sono dei momenti, nel Nipote, in cui quest’economia tenta di sfuggirmi e spesso l’emozione mi stringe la gola.

Umberto Orsini

Protagonista assoluto, Orsini è la proiezione letteraria di Bernhard intento a raffigurare se stesso mentre racconta a un’ascoltatrice silenziosa la storia di un’amicizia singolare, di un rapporto tra due pazzi: il primo è lo stesso Bernhard, che ha saputo dominare la sua pazzia, il secondo è Paul Wittgenstein, dominato dalla sua follia e morto in manicomio; personaggio metà reale e metà immaginario, nipote del noto filosofo austriaco Ludwig Wittgenstein.