Per raccontare il mito di Erodiade la coreografa si ispirò al poema incompiuto di Stéphane Mallarmé. Lo spettacolo si dilata in un contesto onirico abitato da spiriti maligni e creature celesti, in un clima di favola orientale. La ricostruzione è affidata alla stessa coreografa e ad un cast di giovani danzatori come d’uso nei riallestimenti di RIC.CI
Riallestimeno nell’ambito del Progetto RIC.CI
Reconstruction Italian Contemporary Choreography Anni ’80/’90 Ideazione e direzione artistica Marinella Guatterini organizzazione e comunicazione Silvia Coggiola e Matteo Rinaldini