ORCHESTRA CITTA’ DI FERRARA

OMAGGIO A BEETHOVEN

  • 12 Settembre 2021 - 21.00 Quartiere Giardino, Parco Coletta -

Programma musicale

OUVERTURE “CORIOLANO” op. 62

CONCERTO  PER VIOLINO E ORCHESTRA in Re maggiore   op. 61

ORCHESTRA CITTA’ DI FERRARA

Solista e Maestro concertatore

ANTONIO AIELLO

 

Il concerto per violino in Re maggiore op.61 fu composto nel 1806, in uno dei periodi più fertili della produzione di Beethoven – periodo in cui scrisse anche Fidelio e la Terza sinfonia «Eroica», inizialmente dedicata a Napoleone. Rappresenta senza dubbio una delle pagine più alte del genio musicale del grande compositore, sia per la sua intrinseca bellezza ed euritmia, sia per i dialoghi di carattere intimo che si sviluppano tra il solista e l’orchestra nel corso dei tre movimenti. Il concerto – si narra scritto di getto da Beethoven – fu un grandissimo successo, anche se cadde per molto tempo nel dimenticatoio, riproposto poi in chiave romantica da Mendelssohn nel 1844.

Una curiosità su questa esecuzione al Quartiere Giardino: ci sarà un’orchestra senza direttore. Lo spiega Antonio Aiello, primo violino dell’Orchestra città di Ferrara: “Ricreeremo la stessa situazione immaginata da Beethoven, poi abbandonata dalle interpretazioni nel successivo periodo romantico: eliminando la figura del direttore, l’unico riferimento è l’orecchio di ciascun musicista. Sarò io a dirigere l’orchestra mentre eseguo anche la parte del solista. In questo modo – conclude Aiello – ogni elemento sarà responsabile e parte integrante dell’esecuzione”.

Completa idealmente il programma l’Ouverture del “Coriolano” che segue il concerto per violino come numero d’opera. La composizione è scritta per la tragedia di Heinrich Joseph von Collin, che narra del dramma del condottiero romano Gneo Marcio Coriolano; la struttura e i temi dell’ouverture seguono la trama dell’opera, dove il tema principale rappresenta l’impeto bellicoso di Coriolano pronto a invadere Roma, mentre il tema più delicato rappresenta le suppliche della madre a desistere dal suo intento. “Wagner a proposito scrisse che Beethoven in quest’opera gioca sulla dicotomia: nella sua musica – spiega il violinista – c’è la sete di vendetta del guerriero romano, ma brilla anche l’amore per la propria famiglia, che lo supplica di desistere dal suo sanguinoso intento”. “Divenne un brano famoso all’epoca”, tanto che “gli amici di Franz Schubert, quando compose il lied de “La trota” quasi un decennio dopo, lo tacciarono di plagio all’Ouverture…” racconta Aiello.

 

Concerto a INGRESSO GRATUITO

Biglietti disponibili alla Biglietteria del Teatro o direttamente in sede di spettacolo dalle ore 20

 

Il concerto si inserisce nella rassegna