“Nel mondo di oggi, ormai completamente dominato dal modo di produzione capitalistico i cui albori risalgono ai tempi di Dante, dove – come informa Anne Dickinson – le donne detengono meno dell’1% della proprietà privata del pianeta, Dante è nostro contemporaneo; migrante «portato a diversi porti e foci e liti dal vento secco che vapora la dolorosa povertade», canta non le armi e l’eroe («Arma virumque cano…»), ma il Paradiso e la donna. Il Paradiso è la terra promessa: Dante ritrova qui la donna amata e vive il suo «Cantico dei cantici». È Beatrice che adesso dice a Dante: «e sarai meco sanza fine cive», cioè sarai eterno cittadino di un mondo senza proprietà borghese”
Federico Sanguineti
Lo spettacolo Paradiso con Dante e Beatrice del 13 ottobre parte da un suggerimento volto a Moni Ovadia dal filologo dantista Federico Sanguineti: quello di parlare di Dante non in maniera dotta o intellettuale e di volgere lo sguardo a qualcosa d’inedito; non all’Inferno, ma al meno frequentato Paradiso e in particolare a Beatrice, una delle figure femminili più celebri della letteratura e poesia mondiali, la donna che prende il posto di Virgilio e guida Dante verso la Verità e la Luce. Paradiso con Dante e Beatrice offre una lettura di Dante alla luce di dieci studiose: Hannah Arendt, Enrichetta Buchli, Adriana Cavarero, Teresa De Lauretis, Joan Ferrante, Carol Gilligan, Luce Irigaray, Maria Caterina Jacobelli, Joyce Lussu e Paule Salomon.
Vendita biglietti da sabato 9 ottobre, in biglietteria e on line
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