PINA BAUSCH

KONTAKTHOF MIT DAMEN UN HERREN AB 65

©Marco_Caselli_Nirmal

22 novembre 2003. Prima assoluta in esclusiva per l’Italia

 

Come si trasforma il desiderio con il passare del tempo? Se la sostanza del teatro-danza di Pina Bausch è fatta di “corpi che riescono a comunicare il non-detto che ogni essere umano si porta dentro”, questo lavoro ne è certo uno degli esempi più alti.
Ricostruita sulla base di una pièce creata nel 1978 con trenta giovani danzatori, questa versione di Kontakthof è stata realizzata con “donne e uomini oltre i 65 anni” non professionisti. Gesti identici acquistano ora una nuova profondità e significati diversi. Lo raccontano le due immagini proposte: la donna su un cavallo a dondolo è, nello stesso tempo, ricordo d’infanzia e memoria di un’esperienza di vita; le mani intrecciate della coppia “in maschera” parlano di una complicità e di una tenerezza più forti dello scorrere del tempo.

“Cosa faccio: osservo. Forse è proprio questo. Non ho mai fatto altro che osservare persone. Ho visto o cercato di vedere soltanto rapporti umani e ho cercato di parlarne. Ecco che cosa mi interessa.”

Pina Bausch